Adottare un cucciolo consapevolmente

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Che il cane sia il migliore amico dell’uomo è assodato da migliaia di anni, da quando era un compagno fondamentale nella caccia, fino ad arrivare ad oggi dove condivide con noi il nostro divano.

Il legame fra le due specie si è evoluto e adattato con il passare dei secoli alle nuove condizioni di vita dell’essere umano, trovando il cane sempre pronto a venirci incontro di fronte ad ogni nuova esigenza o cambiamento.

Vivere con un labrador è un’esperienza che ci completa: è il primo che ci viene a salutare “scodinzolante” una volta tornati a casa, il primo pronto a consolarci se siamo tristi o arrabbiati, quasi percependo i nostri sentimenti, è un appoggio, un membro della famiglia, nel tempo un vero e proprio pezzo del nostro cuore, un amico, un compagno di vita.

Avere un labrador è un’esperienza positiva, bella e divertente, tuttavia anche molto impegnativa.

Un cane di questa razza richiede attenzione, richiede tempo e dedizione: deve essere messo nelle condizioni di vivere al meglio la propria natura di cacciatore, uscire, correre, giocare.

Non è obbligatorio avere un giardino per poter possedere un labrador o per renderlo felice. Il labrador è felice stando accanto al proprio padrone, il quale però gli deve dedicare tutte le attenzioni necessarie per farlo sentire parte della propria vita, quindi parte integrante del branco familiare.

Che piova o nevichi, che sia freddo o caldo, qualsiasi cane ha bisogno di uscire per i propri bisogni.

Non ha importanza che tu sia una persona anziana, un ragazzo/a che è da poco andato a vivere da solo, che siate una famiglia numerosa, l’importante è essere consapevoli della scelta che state facendo.

Una volta acquistato o adottato, un cane diventa parte integrante della propria esistenza, sia nelle gioie che può portare, sia nelle responsabilità, anche legali, che dal suo possesso derivano.

Quale razza scegliere?

Un labrador vive in media 15 anni e per la sua salute, come per la sua alimentazione, sarà necessario andare incontro a delle spese.

Indubbiamente le dimensioni del cane contano, in rapporto allo spazio della propria casa e ai costi necessari per mantenerlo.

Queste considerazioni non hanno lo scopo di dissuadervi, ma di rendervi edotti sulle loro esigenze.

Tra le variabili importanti non c’è solo la taglia: ci sono moltissime razze, ognuna con un carattere ben definito, del quale è necessario tenere conto.

La selezione effettuata dall’uomo sulle razze canine nel corso del tempo ha infatti consentito di fissare i tratti morfologici e caratteriali nelle diverse razze, portando alla creazione di razze idonee alle diverse situazioni.

Se ad esempio sei una persona anziana, un cane di taglia piccola è sicuramente la scelta migliore, semplice da portare al guinzaglio, semplice da spazzolare, adatto a qualunque tipo di ambiente domestico.

Tuttavia alcune razze di taglia piccola, sono iperattive e quindi di difficile gestione.

Se invece sei una persona molto attiva, troverai poche soddisfazioni in alcune razze storicamente più adatte al divano che alla vita all’aria aperta.

La prima domanda da porti è che tipo di proprietario sei? Che tipo di ambiente domestico hai a disposizione? Quanto tempo quotidiano puoi dedicare al tuo cane? Ricordati che c’è un cane per ogni esigenza, ma che allo stesso tempo, ogni cane ha comunque le proprie esigenze!

Maschio o femmina ?

La femmina è tendenzialmente più docile e affettuosa quindi meglio gestibile, ma è spesso penalizzata dal problema della comparsa dei calori.

Senza dubbi il calore “fisico” della femmina è di gran lunga più gestibile e meno impegnativo di quello “psicologico” del maschio a vita!

Il calore della femmina compare in media ogni 6/7 mesi, quindi è un evento ciclico e in ogni caso, con la sterilizzazione (che è raccomandata), è possibile risolvere il problema definitivamente.

Il maschio, invece, risulta spesso più difficile da gestire, soprattutto per proprietari alle prime armi, per la maggiore aggressività nei confronti degli altri cani maschi e la minor propensione ad accettare l’imposizione gerarchica del proprietario.

Ho deciso! Prenderò un labrador

Il proprietario o il detentore che si occupi anche temporaneamente di un labrador è responsabile della sua salute e del suo benessere.

Dovrà fornirlo di cibo e acqua in quantità sufficiente, assicurargli le necessarie cure sanitarie, la possibilità di esercizio fisico, la pulizia degli spazi di dimora e dovrà inoltre prendere tutte le precauzioni per impedirne la fuga, anche se non ha la tendenza di scappare. I maschi invece, dopo la maturazione sessuale, possono avere momenti di confusione che li porta a seguire tracce di femmine in calore.

In generale, chiunque acquista o viene in possesso di un cane deve (LR. 27/2000) iscriverlo nell’anagrafe regionale degli animali d’affezione entro due mesi dalla nascita o da quando ne viene in possesso, recandosi all’ufficio anagrafe canina del proprio Comune di residenza o presso un medico veterinario accreditato o presso i Servizi Veterinari dell’A.S.L.

Vi consigliamo di rivolgervi direttamente ai veterinari accreditati, che possono fornire il microchip identificativo al vostro cane, applicarlo e contestualmente iscriverlo in anagrafe.

Purtroppo spesso leggo di cuccioli consegnati senza microchip: questo è illegale!

Quando adottate un cucciolo, sia da un privato che da un allevamento, deve essere già microchippato e registrato all’anagrafe canina del comune di residenza del proprietario della mamma dei cuccioli, che poi dovrà provvedere alla cessione.

Il cucciolo deve essere registrato nell’anagrafe regionale degli animali d’affezione ogni passaggio di proprietà, cambiamento di residenza, decesso, entro e non oltre i 15 giorni dall’evento.

Lo smarrimento deve essere comunicato entro 3 giorni. Il mancato adempimento a queste indicazioni viene sanzionato.

Annunci di animali su internet

Internet pullula di annunci di vendita e inserzioni riguardo cuccioli di cani di razza sopratutto di Labrador.

Questi annunci sono spesso legati al commercio illegale di cuccioli provenienti dall’estero, trasportati nel nostro paese fra indicibili sofferenze e senza nessuna garanzia sanitaria.

Vengono allontanati dalla madre prematuramente, prima di due mesi di vita, con pesanti ripercussioni fisiche e comportamentali che affliggeranno il cucciolo per tutta la vita.

Ogni cucciolo proveniente dall’estero deve essere fornito di Passaporto Europeo (o certificato sanitario, se proveniente da paesi Extra-UE) e aver ricevuto il vaccino contro la rabbia, una malattia che può essere trasmessa all’uomo e che può avere esito mortale.

Un cucciolo può superare i confini nazionali solo superati i 3 mesi e 21 giorni di età.

Internet è ricco di proposte anche per quanto riguarda cani abbandonati o “trovatelli” provenienti da altre regioni italiane: ricordatevi che la regione Emilia-Romagna ha 66 canili in tutto il suo territorio, con migliaia di cani forniti di tutte le garanzie sanitarie, dotati già di microchip e sterilizzati, che aspettano solo di essere adottati.

Se non sono disponibili cuccioli, ricordatevi che un cane adulto vi sarà grato per tutta la vita di averlo accolto e vi darà soddisfazioni intense, anche se diverse, rispetto ad un cucciolo.

Comprare o adottare un cane: legislazione

Il commercio illegale di animali, così come il trasferimento di animali “abbandonati” da una regione ad un’altra del nostro paese, sono considerati un grave problema poiché avvengono in violazione delle norme per la protezione e la salute degli animali, senza considerare il rischio sanitario.

Per un acquisto consapevole assicuratevi sempre di rivolgervi solo ad allevatori seri, riconosciuti e registrati presso i vari Comuni, in base alla legge regionale 5/2005.

Un cucciolo acquistato presso un allevatore, deve venirvi ceduto per legge non prima di 60 giorni età (troppo poco) già dotato di microchip e quindi già registrato all’anagrafe regionale degli animali d’affezione, con il suo libretto sanitario.

Se invece decidete di adottare un cane recatevi direttamente presso i canili presenti nel vostro territorio.

Diffidate delle cosiddette “staffette” o degli annunci su internet di cani trovatelli o abbandonati provenienti da fuori regione.

In ogni caso un cane “abbandonato” vi deve essere fornito dotato di microchip, con il suo libretto sanitario.

Nessun trasferimento di animali dovrebbe avvenire nelle piazzole o nei pressi delle uscite dell’autostrada, nei parcheggi o altri svariati punti d’incontro: la consegna deve avvenire presso la vostra abitazione.