Cani malati e traffici illeciti: non comprate cuccioli su internet

Allevamento Cuccioli Labrador Chocolate

Molte persone, attratte dal prezzo vantaggioso e dalle modalità di acquisto si lasciano attrarre dalla tentazione nel comprare animali di razza da privati, negozi o siti di annunci (Subito, Bakeca, Kijiji).

Cuccioli spesso provenienti dall’est o da “improvvisati amatori della razza” che si improvvisano allevatori, perché in fondo, basta fare una cucciolata per esserlo… cresciuti in “condizioni al risparmio” con il pericolo di incorrere poi in brutte e sgradevoli sorprese.

Cosa accaduta proprio ad un cittadino di Prato!

Cane malato, muore poco dopo l’acquisto!

La notizia che riportiamo è solo l’ultima di una lunga serie di esperienze di questo tipo che si sono susseguite con molta frequenza, negli ultimi periodi e, come presumibile, non sarà l’ultima di questo tenore e portata.

L’accaduto ha preso forma nel comune di Prato, il protagonista della vicenda è un uomo che aveva comperato un animale domestico (per la precisione un cane) dopo essersi lasciato ammaliare dal costo visto su un’inserzione pubblicata su un sito internet specializzato nella vendita di animali.

Il dramma si è consumato in brevissimo tempo, infatti subito dopo aver portato l’animale presso la propria abitazione, l’uomo ha visto morire il proprio cane nel giro di poche ore.

L’animale infatti ha inizialmente manifestato sintomi di spossatezza e stanchezza per poi in poco tempo accasciarsi e morire senza dare all’uomo la possibilità di fare in concreto qualcosa per salvarlo.

A nulla è servito l’intervento di un veterinario accorso repentinamente sul posto, lo specialista non ha potuto far altro che accertare le cattive condizioni del animale che da li a poco si sarebbe spento.

L’uomo aveva pattuito con i venditori un pagamento di 450 euro in contanti, da consegnare presso l’uscita del casello dell’autostrada di Prato, in quel luogo ci sarebbe stata quindi la transizione che ha portato poi l’uomo a ricevere l’animale.

I venditori avrebbero anche rassicurato l’acquirente sulla bontà dell’acquisto, per telefono infatti gli avrebbero garantito del pedigree del animale e sul ottimale stato di salute, in realtà poi tutte menzogne dal momento che il cane era non soltanto privo di microchip (illegale) ma anche lo stesso libretto sanitario presentava importanti irregolarità.

Addirittura nemmeno l’età e la razza si sarebbero poi rivelate corrette, nel resoconto che poi è stato pubblicato dall’Ansa non sono ben precisate, ma comunque risulterebbero dati anche qui molto diversi in rispetto a quanto poi indicato dalla famosa inserzione.

Le autorità pubbliche di Prato, hanno prontamente dato inizio a delle indagini sul caso e sono riuscite a risalire, in poco tempo, alle persone (quattro per la precisione) che hanno in gestione il sito e questo macabro e illecito business smantellandolo del tutto.

Questi loschi figuri sono stati prontamente denunciati per traffico illecito di cani, frode, maltrattamento e uccisione di animali.

Attraverso poi indagini incrociate si è poi arrivati a identificare l’esatta provenienza degli animali, i cani venduti arriverebbero direttamente dall’est Europa.

Esseri senzienti vs business

L’operazione, posta in essere dalla polizia provinciale di Prato, ha messo in evidenza un problema non di poco conto e il caso appena descritto è soltanto l’ultimo episodio di una lunghissima serie, il commercio di animali tramite queste piattaforme prive di certificazioni induce gli sprovveduti acquirenti a quello che in termini giuridici viene definito come << incauto acquisto>>.

Queste persone, che guadagnano attraverso questa macabra tratta di animali, dimentica che questi ultimi sono esseri viventi e senzienti, capaci di provare dolore e sofferenza fisica nonché psichica alla pari di noi umani.

E per queste ragioni è assolutamente necessario una maggiore assunzione di responsabilità. Vi riportiamo allora degli utili consigli su come poter affrontare nel migliore dei modi e senza correre alcun rischio di truffa, l’acquisto di un cane di razza.

Quasi sono i motivi per i quali volete un cane?

In primis ciò che bisogna per prima stabilire, affinché non si sbagli l’acquisto, è la motivazione che ci ha portato a fare questa importante scelta di vita.

Qual è la ragione che ci ha portato a volere un cane? Si è effettivamente pronti ad affrontare gli impegni e spese che questa scelta poi comporterà?

Dal momento in cui si decide di voler condividere la propria quotidianità con un altro essere vivente bisogna avere la consapevolezza di tutti i cambiamenti e gli effetti che questa scelta poi comporterà inevitabilmente: bisogna essere consci che si dovrà dedicare molto tempo al animale con cure e attenzioni da prodigare ogni giorno, bisogna anche mettere in conto delle spese che si dovranno sicuramente affrontare per il suo mantenimento (cibo, visite dal veterinario, spese impreviste dovute a eventuali problemi di salute, supplementi per viaggi e soggiorni in apposite strutture alberghiere o in case private che prevedono spese di pulizia extra per le famiglia che portano con se i propri amici a quattro zampe), non meno importante saranno poi le difficoltà che si incontreranno per l’organizzazioni di viaggi e vacanze dovendo anche tener conto di come nel nostro Paese, ancora oggi, ci sono strutture turistiche che ospitano animali.

Per quale ragione proprio un cane di razza?

Se effettivamente sono state compiute tutte queste considerazioni, un’altra importante domanda preliminare da porsi è: perché proprio un cane di razza?

In alcuni casi la scelta di una determinata razza si fonda su motivazioni molto superficiali come la semplice moda del momento.

Perché ad esempio queste sono state rilanciate da un film o dalla serie TV del momento (ad esempio dopo il famoso film della Walt Disney “La carica dei 101” ci fu un boom di vendite di Dalmata o di Akita Inu dopo il famoso film “Hachiko“, il Pastore Tedesco con il concomitante successo della serie “Il commissario Rex“, e per chi ha già un pò di anni alle spalle, il collie grazie alla serie TV “Lassie“) o per citare alcuni personaggi famosi (Paris Hilton e i suoi mini Chihuahua, i Bulldog che tanto piacciono ad una platea di vip molto estesa ed eterogenea, come già vi abbiamo raccontato anche su Animalia) o semplicemente perché questa razza in quel determinato momento storico viene particolarmente apprezzata e quindi tutti la vogliono (in passato ci fu un boom di vendite che coinvolsero due razze in particolare i Cocker e gli Shih-tzu).

Se per caso alla base di questa scelta ci fosse una o più di queste motivazioni, non possiamo aggiungere tanto altro: nessuno vi può impedire di scegliere un cane solo per darvi uno status o perché state seguendo una moda, per quanto comunque da un punto di vista morale si potrebbe aprire un lungo dibattito su tutto questo.

Nessun scambio di vite nei parcheggi

Comprare un cane iniziando da uno scambio in un parcheggio è sicuramente il modo più sbagliato per acquistare un animale e ciò ci fa tornare all’argomento iniziale, ovvero la truffa subita dal uomo di Prato il protagonista della notizia trattata all’inizio dell’articolo.

Acquistare un cane su questi canali, basandosi semplicemente su un riferimento fotografico o, ancor peggio, semplicemente su poche parole in descrizione. è il modo più sbagliato per procedere e intraprendere un cammino cosi importante e impegnativo.

Se non si ha la certezza di chi c’è dall’altra parte, meglio subito lasciar perdere, andando a rivolgersi in modo diretto alle apposite strutture specializzate nell’allevamento e nella vendita di cani.

Se vi offrono un incontro in un luogo poco consono, come ad esempio un’area di servizio in autostrada, una poco conosciuta località di periferia, una piazzola di parcheggio posta ai margini di una statale allora molto probabilmente si tratterà di persone che vogliono truffarvi e vendervi un cane non rispettando l’iter ordinario per poi fuggire il più velocemente possibile con il vostro denaro.

Denaro poi che sarà sempre richiesto in contanti. Gli allevatori onesti non hanno mai paura di pagamenti con assegni o bonifici che sono strumenti facilmente tracciabili e non hanno problemi ad incontrarvi in luoghi di solito frequentati.

Di razza ma che costi poco: ecco i traffici illegali

Cosa allora deve tenerci lontano dall’idea di voler acquistare un cane di razza da un venditore improvvisato che li pubblicizza su un determinato sito di annunci e non sul un proprio sito all’allevamento dove ci mette la faccia?

La risposta dovrebbe essere alquanto scontata. Ma tra le tante ragioni e motivazioni c’è un aspetto etico che conta più di tutti gli altri: molto probabilmente quei cani provengono da traffici irregolari di portata internazionale, spesso provenienti dall’est Europa, dove esistono delle vere e proprio “fabbriche” di cuccioli che sfornano cuccioli a 50 euro l’uno e venduti in Italia a 800/1000 euro, senza minimamente pensare alle loro condizioni di salute né a quelle delle loro madri, considerate semplicemente come delle mere fattrici.

Cuccioli che non vengono sverminati nè vaccinati, sottratti all’allattamento materno fin troppo presto e spediti il più velocemente possibile verso i mercati dove c’è la loro richiesta: i cuccioli rimangono come tali per un periodo relativamente breve e prima vengono immessi sul mercato e più tempo si ha a disposizione per trovare papabili acquirenti prima che, con la naturale crescita, risultino meno appetibili, almeno per una fetta considerevole di potenziali soggetti interessati.

Va da sè che i traffici illeciti sono tali perché alimentano il lavoro in nero, e attività collaterali a quelle della criminalità organizzata che ha visto nella compravendita di animali un business altamente redditizio e dai costi relativamente bassi.

Di razza non vuol dire low cost

Ciò che più attrae gli acquirenti è il prezzo particolarmente basso tenuto conto della media di mercato: cani che gli allevatori seri e riconosciuti cederebbero a 1.500 euro o anche più vengono infatti venduti a meno della metà.

Ma proprio questa forte discrepanza dovrebbe allarmare e non poco gli avventati acquirenti: se chi vende è disposto ad accettare cifre cosi basse è sicuramente perché avrà lesinato su tutto ciò che poteva non garantendo le normali cure e attenzioni che i professionisti del settore impiegano con consequenziale investimento di soldi e tempo, andando infatti a non garantire al cucciolo i normali accertamenti veterinari, la pulizia e la messa in sicurezza degli ambienti, e tutto ciò che serve per garantire il suo benessere e la sua ottimale crescita nei primi mesi di vita che sono di vitale importanza anche per il benessere futuro del cane.

I cuccioli venduti a prezzi cosi bassi potrebbero quindi essere già ammalati e andare poi incontro ad una esistenza difficile soffrendo in primis loro e poi chi li acquista; non avendo finito lo svezzamento ed essendo stati allontanati prematuramente dalle madri potrebbero poi presentare problemi nel socializzare con gli altri loro simili o con gli stessi umani poi crescendo.

Davvero si vogliono correre tutti questi rischi? Senza poi contare che alimentare questi mercati illeciti significa diventare complici di chi questi traffici li pone in essere.

Il costo di un cucciolo di razza non tiene conto solo delle uniche spese che l’allevatore deve sostenere per crescere la cucciolata del vostro cucciolo ma anche il mantenimento di tutti i cani dell’allevamento, piccoli e anziani; delle spese di luce, acqua, alimenti, accessori, medicinali e non per ultimo le tasse che un’attività in regola deve versare.

La maggior parte delle persone non immagina minimamente cosa si paga di un cucciolo di razza allevato con le carte in regola.

Solo uno status symbol?

I cani di “razza” venduti attraverso queste piattaforme online non per forza sono di razza pura.

Probabilmente – se non malati e cagionevoli – diventeranno anche esemplari mansueti e adorabili, ma non possedendo un pedigree non saranno mai cani realmente di razza e non possono essere venduti per tali ma solo come di simil-razza.

Il falso certificato di razza rilasciato sarà da considerare semplicemente un pezzo di carta solo simbolico per chi non ha alcune intenzione poi di partecipare a concorsi di bellezza, esposizioni o dare inizio ad un attività di allevamento.

Anche in questo caso però ciò ci riporta al concetto che si è esposto all’inizio: se non si è interessati a un cane che è di razza pura, perchè poi scegliere un cane di razza low cost?

Questo modo di pensiero equivale a chi compra una borsa tarocca da venditori in spiaggia o per strada. Con la differenza però che qui non si tratta di semplici oggetti ma di essere viventi: nel caso della borsa si farebbe solo la figura di provincialissimi “wanna be”, e cioè del “vorrei ma non posso” e allora con questa scorciatoia si trova un modo per sopperire alla mancanza di denaro e dare l’impressione a chi ci vede di essere soggetti facoltosi quando in realtà poi non si riesce ad arrivare a fine mese.

Acquistando un cane invece in questo modo, consci di questo forte mercato illecito che c’è dietro, si dimostrerebbe invece tutta la propria incoscienza e ignoranza.

L’adozione attraverso un canile

Alla luce di quanto abbiamo esposto fino a questo momento, da non dimenticare i canili e i rifugi gestiti da volontari o associazioni canine che sono pieni di cani randagi o abbandonati, ma anche di gatti e tanti altri animali, che aspettano solo di trovare una persona o una famiglia in grado di accudirli e amarli.

Se siete alla ricerca di un cane che possa riempire le vostre giornate, la razza è proprio l’ultimo degli elementi da tenere in considerazione.

Nei canili e nei rifugi si trovano animali di tutti i tipi e di tutte le taglie, sia giovani che più anziani (ma a volte anche cuccioli), e che si trovano in gabbia perchè probabilmente il vecchio padrone si era probabilmente scocciato di loro e ha deciso di abbandonarli al proprio destino.

Quindi, prima di cercare su Internet, sarebbe opportuno andare a farsi un giro in queste specifiche strutture, sicuramente troverete l’amico che fa per voi e che tanto desiderate.

La scelta della razza

Se però si è convinti di voler un determinato cane di razza, allora bisogna assolutamente fare questa scelta con buon senso e con cognizione.

Il punto di partenza migliore è avere piena conoscenza di quella specifica razza, bisogna infatti informarsi ampiamente leggendo libri e cercando approfondimenti sulla rete alla ricerca di tutte le caratteristiche di quello specifico cane che vi apprestate ad acquistare.

Importante è anche il confrontarsi con chi è proprietario di quella tipologia di cane affinché ci possa già dare delle preziose informazioni su come accogliere al meglio il cucciolo in casa, quali sono le esigenze che più manifesta, quanto ha bisogno di muoversi.

Tutto questo può essere molto utile anche per poter capire se, tralasciano il semplice aspetto estetico, è questo un cane confacente a voi o alla vostra famiglia.

Non bisogna infatti scegliere un Border Collie o un Beagle se non si ha sufficiente tempo per poter garantirgli ogni giorno ampie e lunghe passeggiate all’aperto.

Non bisogna poi basarsi solamente sulla taglia: non per forza un cane di piccole dimensioni è più adatto alla vita da appartamento rispetto ad un cane di taglia più grande.

Importante è anche parlare con gli allevatori: chi è un professionista del settore, quando vi recate presso gli allevamenti, prima di esporvi l’animale si informerà sul vostro conto, sul vostro modo di approcciarvi al cane e prenderà informazioni anche su come lo tratterete poi.

La scelta degli allevatori

Non pensate però che tutti gli allevatori sono uguali. Anche in questo caso importante è prima informarsi sul loro conto, su quanti anni hanno di esperienza in questo particolare settore, sulle loro abitudini.

Meglio puntare su quegli allevatori specializzati in una o al massimo un paio di razze, questo infatti è sinonimo di garanzia perché vorrebbe dire avere un’ampia e profonda conoscenza delle caratteristiche di quella specifica razza.

Utile è anche il consulto (anche online) degli elenchi dell’ENCI, l’ente nazionale della cinofilia italiana, che indica per ogni regione, i nominativi di tutti gli allevatori ufficialmente riconosciuti, che sono chiamati a dover rispondere a uno specifico e rigido codice etico varato dall’ente stesso, che pone il benessere dell’animale al primo posto e che in premessa richiede che l’attività di allevamento rispetti i criteri etici e una gestione onesta e seria.

Il codice etico

Gli allevamenti riconosciuti ENCI (purtroppo non basta questo) offrono svariate tipologie di garanzie: in primis garantiscono sul benessere dei cani di cui si faceva esplicito riferimento alla sezione precedente, quello a favore dell’accoppiamento naturale, la selezione dei genitori in modo da non far accoppiare esemplari che manifestano problematiche importanti come la eccessiva aggressività o problematiche di salute rilevanti.

Inoltre è previsto che la madre non abbia avuto più di cinque gravidanze nel corso della sua intera vita, ciò è molto importante per il benessere fisico della mamma: tutto ciò invece è l’esatto opposto di quanto avviene negli allevamenti clandestini o in Stati dove non si effettuano i dovuti controlli, che poi sono proprio questi alla base di questo business di compravendita di animali cosi macabro e illecito.

Le altre tipologie di animali

Quanto raccomandato finora non vale solamente per gli acquisti online dei soli cani ma si fa riferimento anche a tutti gli altri animali che possono essere commercializzati come anche in gatti di razza.

Difficilmente allevatori e operatori seri del settore vorranno vendere i propri animali attraverso annunci su siti online dubbi e di certo non ve li cederanno attraverso un ambiguo scambio in un parcheggio.

Nel caso poi di animali esotici i rischi aumentano essendo che la loro commercializzazione è soggetta a stringenti leggi e un acquisto tramite questi siti porterebbe facilmente a commettere un illecito (ad esempio il regolamento Cites sul commercio internazionale di animali e piante in pericolo) sanzionabile penalmente.

Il dire poi dopo << io non lo sapevo>> non è un’ opzione contemplata innanzi alle autorità giudiziarie.