Labrador e guinzaglio: consigli per il cucciolo
Cucciolo di labrador e guinzaglio: la grande sfida! Il nostro cucciolo non vuole proprio sapere di stare al guinzaglio o strattona troppo forte al momento della passeggiata? Ecco alcuni accorgimenti utili per abituarlo al guinzaglio fin da piccolo (vale anche per un sogetto adulto).
Andare a passeggio con il nostro migliore amico non è sempre un’operazione semplice, sopratutto perchè molte volte siamo costretti a scavalcare la corda del guinzaglio o, nei casi peggiori, ci si imbriglia entrambi in un groviglio anche difficile da districare.
Tutto questo si realizza nel momento in cui il nostro cane non è abituato a passeggiare con il guinzaglio, ecco allora dei pratici consigli per evitare tutte queste problematiche.
Prima di iniziare al guinzaglio
Uno delle prime regole che bisogna imporre al nostro amato cane per poter andare al guinzaglio – ma in generale per poterlo addestrare al meglio in ogni cosa, come ad esempio a non essere aggressivo verso gli altri simili – è la nostra attitudine.
Ciò che conta principalmente è la nostra pazienza! Ogni animale ha un grado di apprendimento differente, alla pari di noi uomini, quindi è inutile aver fretta o arrabbiarsi e punirlo, con i giusti modi e rispettando i suoi tempi otterremo il risultato desiderato.
Per alcune razze come il Labrador Retriever il tempo di apprendimento può essere minimo (anche pochi giorni), per altri invece potrebbe volerci una o più settimane cosi come anche mesi.
Per un ottimale addestramento sarebbe meglio scegliere una zona all’aperto e con poche distrazioni, affinché il nostro amico possa facilmente concentrarsi.
Se non riesce subito, come già abbiamo detto in precedenza, inutile punirlo, con pazienza e perseveranza vedrete che imparerà, basterà semplicemente rispettare i suoi tempi.
Come insegnare a un cucciolo ad andare al guinzaglio in poche mosse
Un cucciolo di labrador solitamente si adotta dopo la decima settimana di vita, ma fino a quel momento il nostro piccolo amico non ha mai conosciuto il guinzaglio quindi non sa proprio come sopportarlo.
L’inesperienza e l’esuberanza della sua giovane età potrebbero quindi essere un ostacolo per il nostro intento di fargli apprendere l’uso del guinzaglio, ma con la giusta tecnica in realtà potrebbe volerci molto poco e nel giro di qualche giorno, potremmo già passeggiare in pubblico con il nostro cucciolo legato al guinzaglio.
L’apprendimento per qualsiasi comando dovrà sempre avvenire per gradi e questo è previsto anche per l’uso del guinzaglio.
Inizialmente bisognerà farlo abituare al collare, all’inizio il cucciolo potrebbe agitarsi e grattarsi al collo, il nostro compito sarà semplicemente quello di ignorare questi suoi comportamenti.
Dopo un’ ora il nostro amico avrà oramai assimilato la presenza di quel oggetto estraneo e lo lasceremo al collo per un altro po’ di tempo.
Il giorno successivo quando lo rimetteremo non dovrebbero esserci più problemi o atteggiamenti negativi, il primo step quindi sarà stato compiuto. Dopo avergli insegnato ad accettare il collare sarà il turno del guinzaglio.
All’inizio è meglio attaccarlo al collare durante un’attività che lui considera positiva ad esempio mentre sta mangiando.
In questo caso basterà semplicemente attaccarlo e lasciarlo penzolare, cosi facendo il cucciolo assocerà il guinzaglio a qualcosa di buono (nel nostro caso il cibo), questa tecnica si chiama rinforzo positivo.
Dopo aver ripetuto questo gesto per qualche giorno bisognerà iniziare a seguire il nostro cane per casa o anche in giardino, logicamente con collare e guinzaglio già posizionati su di esso precedentemente, ciò servirà per farlo abituare alla nostra presenza alle sue spalle mentre si cammina alla presenza del guinzaglio.
Dopo qualche giorno già possiamo provare ad uscire, scegliendo però posti poco affollati e già conosciuti.
Un approccio giusto è sempre basato su un nostro atteggiamento paziente e tollerante, quindi i primi passi è meglio farli con il guinzaglio tenuto lento e morbido, e se il cane risponde bene è utile dargli anche qualche ricompensa: vanno bene i suoi biscotti preferiti ma anche qualche carezza può essere utile a tale scopo .
L’apprendimento è terminato e potremmo quindi passeggiare in ogni luogo o contesto con il nostro piccolo amico, nei primi periodi può essere ancora utile portare qualche premietto con se per invogliarlo a rispettare la nostra volontà e a sopportare il guinzaglio.
Questi consigli possono essere tranquillamente applicati anche a un cane adulto che non ha mai imparato a stare al guinzaglio.
Certamente però ci sarà bisogno di maggiore pazienza perchè cambiare l’attitudine di un cane adulto è sicuramente più difficile.
Quale guinzaglio può essere quello giusto?
Per la buona riuscita dell’addestramento la scelta esatta del guinzaglio e del relativo collare è sicuramente di grande rilievo.
Nei negozi specifici l’assortimento è sempre vasto e ogni esigenza può essere facilmente risposta. Possiamo trovare sia guinzagli piatti con il collare avente una fibia, o guinzagli avvolgibili, estendibili o a cavezza.
La scelta non è cosi difficile ma è sempre ottimale farsi consigliare da un esperto che in base alla tipologia del nostro cane potrà consigliarci al meglio tenendo conto sia della mole che del temperamento del nostro labrador.
La scelta però dovrà anche basarsi su un altro fattore e cioè sugli ambienti e le abitudini del nostro cane, se si frequentano posti affollati è necessario sicuramente un guinzaglio differente rispetto a un cane più pigro e tenuto maggiormente in spazi chiusi.
Durante poi la fase di addestramento, gli esperti consigliano di scegliere guinzagli non troppo lunghi, al massimo infatti il guinzaglio dovrà essere lunga dai 1.2 ai 1.8 metri.
Cosa fare se il nostro cane continua a mal sopportare il guinzaglio?
Potrebbe capitare che, anche dopo l’addestramento, il nostro cane appena gli si metta il collare continui a tirare o a voler condurre lui la direzione della camminata o anche potrebbe non seguirne alcuna girando in cerchio.
Come possiamo risolvere questo problema?
Per chi possiede un labrador maschio di oltre 40 kg deve fare i conti con mole, carattere e ormoni: tutto questo potrebbe rendere complicato la buona riuscita dei nostri insegnamenti.
Da evitare sicuramente di punirlo o di sgridarlo, è invece opportuno con pazienza fargli ripetere i gesti fatti durante l’addestramento servendosi degli immancabili biscottini come forma di premio quando inizia a seguire le nostre indicazioni.
Far associare quindi il guinzaglio al cibo potrebbe essere un’ottima strategia, almeno inizialmente, per evitare problemi e farlo abituare quindi a camminare con la presenza del guinzaglio.
Per quanto riguarda il rinforzo positivo, vi consiglio anche di leggere questo interessante articolo che tratta il rinforzo positivo sul cucciolo.