Guida al cucciolo MyLabrador

Tanti consigli sulla gestione del cucciolo

Guida al cucciolo MyLabrador

Alimentazione cucciolo fino a 5 mesi

Si consiglia di alimentare il cucciolo fino a 5 mesi solo con Umido Maxidog Vit e successivamente con pressato a freddo Maxido Krokett mantenendo una volta a settimana l’umido.

Dopo la registrazione come clienti Reico verrà creato il carrello e arriverà mail per il pagamento dell’ordine del cibo (bonifico, carta o paypal)

Dettagli del primo ordine che copre circa 2 mesi

  • 10 Kg di Maxidog Krokett al manzo (cod. 1048)
  • 15 barattoli umido al vitello MaxidogVit Kalb da 800 gr (cod. 1028)
  • 15 barattoli umido al tacchino MaxidogVit Schonkost Pute da 800 gr (cod. 1031)
  • 1 integratore per intestino Naturkraft Pro-1 da 150 g (cod. 3000)

Totale 274,09 euro

Opzioni da aggiungere (facoltativo)

  • Integratore per articolazioni Joint Vital 1100 gr (cod. 3030) 96,08 euro

Il cucciolo fino a 6 mesi dovrà mangiare 3 volte al giorno. Dopo 6 mesi si può passare a 2 pasti (mattina e sera) con acqua sempre disponibile tranne di notte per ridurre i bisogni del cucciolo.

In genere il cucciolo dovrebbe crescere circa 600 a 700 grammi a settimana, per questo motivo ci dovremo tenere aggiornati per cambiare qualcosa nel caso cresca poco o troppo velocemente.

Dosaggio integratori

  • MATTINA – Naturkraft Pro-1: 5 grammi (un misurino raso) ogni 10 Kg di peso una volta al giorno per 15 giorni poi 15 giorni di stop e si ricomincia fino a esaurimento della confezione (una volta terminata non va più somministrato).
  • SERA – Joint Vital: 5 grammi (un misurino raso) ogni 10 kg di peso una volta al giorno per 15 giorni e 15 giorni di stop. Poi si ricomincia.

Alimentazione dopo i 6 mesi

Dopo i 6 mesi si può inserire in modo più importante il Maxidog Krokett (pressato a freddo al manzo) mantenendo una volta a settimana una quota di umido.

Attenzione non credete a chi consiglia crocchette (estruse), non sono la stessa cosa, è cibo spazzatura in quanto derivati della carne o del pesce sotto forma di farine (piume, corna, unghie, pelle, pelo, lische), amidi, zuccheri, appetizzanti, conservanti e additivi chimici.

Premietti, snack e fuori pasto

Potete dare pezzetti di grana (poco), mela (senza semi), banana (max una a settimana), crosta di pane molto secco (poco), carota, sedano oppure alcuni masticativi Reico, premietti di cervo/struzzo o corno di cervo che saranno contenuti nel PuppyKit.

Come antistress (durante il cambio denti da latte da 3 a 5 mesi) vanno bene il corno di cervo oppure la radice di erica.

Una volta a settimana lontano dai pasti potete dare (uno solo di questi) a rotazione:

  • 1 uovo bollito un paio di minuti con guscio
  • 1 mozzarella magra
  • 1 yogurt magro senza zucchero

Alimenti assolutamente vietati

Dolci, zucchero, cioccolata, wurstel, pasta, riso, mollica di pane, osso di prosciutto, ossa in generale, osso di pelle di bufalo dei negozi, biscotti e premi di altro genere se non quelli consigliati da noi.

Antiparassitari esterni (pulci, zecche, pappataci)

Per la protezione da pulci, zecche e pappataci (non copre per le zanzare) si può utilizzare un prodotto naturale Multihysan delle REICO da diluire al 30% con acqua a base di oli essenziali a base di olio di pino, semi di cumino, basilico, eucalipto, lavanda, santoreggia, salvia, timo, aceto di sidro di mele (non usare sui gatti).

Multihysan è utile anche per la protezione da flebotomi che possono trasmettere la Leishmaniosi. Spruzzare la soluzione diluita in acqua (30%) sul pelo del cane sopra, sotto e zampe prima di uscire.

Multihysan NON REPELLE LE ZANZARE quindi per la copertura Filariosi Cardiopolmonare farsi prescrivere dal proprio veterinario il CARDOTEK PLUS (NON ALTRI PRODOTTI) in base al peso del cucciolo da Marzo a Ottobre.

La compressa va data sempre lo stesso giorno di ogni mese ed è ripetibile. Serve la ricetta elettronica.

Non utilizzare MAI antiparassitari chimici troppo pesanti come Nextguard Spectra, Simparica, Bravecto.

Il vaccino per la Filaria è sconsigliato il primo anno in quanto si deve avere un peso stabile del cucciolo.

Parassiti intestinali interni

Tutti i nostri cuccioli seguono un protocollo di trattamenti antielmintici naturali ad ampio spettro per il trattamento di infestazioni miste causate dai seguenti vermi tondi e tenie in cani e in cuccioli.

  • Ascaridi: Toxocara canis, Toxascaris leonina (adulti e forme larvali)
  • Anchilostomi: Uncinaria stenocephala, Ancylostoma caninum (adulti)
  • Tricuridi: Trichuris vulpis (adulti)
  • Tenie : Echinococcus spp. Taenia spp. e Dipylidium caninum (adulti e forme larvali).

Le sverminazioni vengono eseguite sui cuccioli fin dai 15 giorni di vita e sulla madre finché allatta e altre dopo fino alla consegna. Tuttavia il cucciolo per sua natura tende a leccare ovunque, quindi possono prenderli anche successivamente uscendo per strada o in giardino.

Giardia: prima che i cuccioli partano per le nuove famiglie viene sempre eseguito un test antigene Giardia ELISA (Idexx) a campione. Nel caso il cucciolo risulti positivo nei mesi successivi è sufficiente ripetere un trattamento con Panacur (leggere questo articolo).

La giardia può essere ovunque: nelle acque, nel terreno e il 90% dei cani sono positivi senza avere effetti collaterali (asintomatici), quindi a meno che il cucciolo non abbia una dissenteria acuta e risulti inappetente state tranquilli.

Insieme al cucciolo ti verrà consegnata tutta la documentazione anagrafica, genetica e fiscale. Il cucciolo appena arriverà a casa con te sarà ancora intestato a noi. Prima di recarti o prendere appuntamento presso la tua ASL/Anagrafe Canina di residenza dovrai aspettare di ricevere per email la denuncia di cessione con i tuoi dati anagrafici.

Una volta ricevuta la denuncia di cessione, potrai recarti presso la tua vostra Anagrafe Canina comunale o ASL di riferimento con​ questi documenti:

  • libretto​ ​sanitario​ del cucciolo con le 3 vaccinazioni
  • attestato​ ​di​ ​inserimento microchip (cartellina cucciolo)
  • denuncia di avvenuta​ ​cessione​ (inviato per email)
  • documento​ ​d’identità dell’allevatore​ (cartellina cucciolo)

Quando registrate il cucciolo alla vostra anagrafe potete cambiare il nome con quello che volete.

Il pedigree del cucciolo verrà registrato entro 90 gg dalla nascita direttamente a vostro nome. La versione online potrà essere visualizzata sul sito ENCI alla voce “albero genealogico online” inserendo N. Microchip o numero LOI ( www.enci.it/libro-genealogico/libro-genealogico-on-line ).

Il nome sul pedigree avrà il nostro affisso “MyLabrador’s” con il nome corrispondente alla lettera iniziale che identifica la cucciolata.

Prima di ritirare il pedigree alla vostra delegazione dovrete attendere di ricevere SMS da ENCI (solitamente da 2 a 3 mesi).

Per trovare le delegazioni ENCI e/o i gruppi cinofili potete consultare http://www.enci.it/delegazioni-e-soci-collettivi/delegazioni-e-gruppi-cinofili

Attenzione: non ritardate troppo a ritirarlo perché la delegazione lo trattiene solo per alcuni mesi poi spedisce tutto alla sede di Milano e per riaverlo serve una richiesta di duplicato che costa il doppio oltre 60 euro.

Sul vostro cucciolo è stato eseguito il test sulla Giardia con Snap Idexx.

L’istituto zooprofilattico ci ha confermato che, nonstante sia anche quello utilizzato dalla maggioranza dei veterinari, risulta un test poco attendibile in quanto fornisce solo un valore (negativo o positivo) e non monitorizza il numero di cellule di Giardia.

Quindi nonostante il cucciolo sia negativo al test, può risultare positivo anche successivamente sopratutto se mangia feci di altri cani o cammina in zone dove ci sono volatili (es: piccioni nelle piazze).

Nel caso risultasse positivo è sufficiente fare un trattamento di 5 giorni con Panacur 250 mg.

http://www.mylabrador.it/salute/giardia-nel-cane-sintomi-cure-rimedi-naturali/

Un allevatore è in regola solo quando accoppia soggetti certificati con lettura ufficiale (FSA o Celemasche), meglio ancora se una buona parte delle genealogia sono a basso rischio displasia. Tuttavia nessun allevatore può dare garanzie su un cucciolo di 2/3 mesi nonostante sia figlio di soggetti esenti, in quanto si tratta di una patologia poligenica recessiva e multifattoriale.

Chiunque affermi che la displasia è un fattore “completamente genetico” dice il FALSO: il fattore ereditario è del 25%

La displasia non è una patologia “completamente genetica” come molti Veterinari vogliono fare credere: la sua evoluzione è multifattoriale** e può coinvolgere la crescita articolare di alcuni cuccioli nei primi mesi di vita.

Questa componente ereditaria “poligenica recessiva” risulta essere del 25% mentre i fattori ambientali/nutrizionali** arrivano al 75%.

Una patologia si definisce “genetica” solo quando viene trasmessa per il 100% dai genitori come per succede per le altre patologie su cui si eseguono sempre i test sul DNA dei genitori.

**Il termine “ambientale” significa la corretta gestione del cucciolo da parte del nuovo proprietario (sovrappeso, alimentazione, movimenti: scale, salti, pavimenti lisci, corse sulla sabbia).

Detto ciò nessun allevatore può garantire un cucciolo di 3 mesi e non è assolutamente provato scientificamente che genitori di grado A diano soggetti più sani di genitori di grado C.

Troppo spesso si associa la razza alla displasia come se questa fosse la caratteristica principale del Labrador.

Quando mi telefonano per chiedere informazioni sui cuccioli la prima richiesta è se i cani sono esenti displasia, come se questa fosse l’unica cosa importante, la piaga che sta distruggendo la razza.

Esistono malattie (epilessia, cardiopatie, ecc…) o tare comportamentali (aggressività, timidezza, ecc…) ben più gravi della displasia, altrettanto diffuse ma sottovalutate.

Questo avviene perché c’è un allarmismo esagerato nei confronti di questa patologia e ovviamente un grande interesse del mondo veterinario/ortopedico.

Che cos’è la displasia

La displasia dell’anca e del gomito è una patologia multifattoriale che interessa l’articolazione coxo-femorale caratterizzata dallo sviluppo alterato, dalla malformazione della testa del femore, che non si adatta bene alla cavità del bacino preposta a contenerla (acetabolo).

Ne consegue l’usura e l’erosione delle cartilagini articolari con conseguente instabilità, sublussazione ed a volte lussazione articolare. In seguito a queste condizioni può verificarsi l’insorgere di artrosi.

La displasia del gomito indica uno sviluppo anomalo dell’articolazione omero-radio-ulnare che può manifestarsi con un processo di osteoartosi.

Ma dove sono tutti questi cani zoppi?

Molto spesso la natura provvede e molti cani con gradi alta di displasia conducono una vita assolutamente normale.

I cani che zoppicano per displasia sono la punta di un iceberg. Una mancanza di educazione cinofila estesa, fa credere che cani displasici, generino figli displasici, e che genitori sani diano cani sani (FALSO).

Tanti “allevatori” garantiscono cuccioli ed affermano che i genitori sono esenti displasia. Tutto ciò da vita ad una disinformazione generale. Si dovrebbe affernare che sono stati controllati ufficialmente che non vuol dire che sono esenti.

Prima di tutto la displasia è una patologia dello sviluppo; detto ciò non si può garantire un cucciolo di 3 mesi. Seconda cosa esente displasia è differente da controllato per la displasia.

I club di razza si sono autolimitati, hanno ammesso alla riproduzione i soggetti

  • grado A, B, C  per quanto riguarda le anche
  • gardo 0, BL, 1 per i gomiti

In Italia, per l’ENCI, non c’è nessuna limitazione all’accoppiamento (questo fa pensare).

Se poi consideriamo che un cane A- 0/0, difficilmente avrà tutti i parenti stretti A-0/0 (fratelli, sorelle, genitori, nonni ecc…, ci rendiamo conto di quanto sia assurdo garantire un soggetto.

Non è assolutamente provato scientificamente che genitori A diano soggetti più sani di genitori C. Si spera di ottenere soggetti sani accoppiando cani con valori bassi ma se bastasse questo la displasia sarebbe già stata sconfitta.

C’è poi da considerare che magari il soggetto C ha fratelli, genitori, nonni in maggioranza con valori bassi, viceversa l’A ha parenti displasici e la cosa si complica notevolmente!

Forse non tutti sanno che esiste una semplice operazione chirurgica (JPS = sinfiodesi pubica giovanile) fatta sui cani di 4 o 5 mesi che permette di trasformare un cucciolone potenzialmente displasico in un adulto perfetto di anche. In questo caso chi adotta questo trucco accoppi poi cani “ritoccati”, geneticamente displasici ma apparentemente perfetti alle radiografie.

Questo è un problema che tocca tutti noi allevatori perché non sappiamo se lo stallone che scegliamo è stato sottoposto a queste manipolazioni.

Altra piaga sono i veterinari (alcuni, non tutti) “non professionisti”; cioè quelli che sottopongono i cani a lastre periodiche (ogni 2 mesi fino al compimento dell’anno) e disposti ad operare cuccioloni con lievissime displasie spaventando gli incauti proprietari, prospettando qualità di vita pessime per i cani non sottoposti ad interventi preventivi.

La displasia sta diventando un business

Tutto questo non vuol dire che bisogna fregarsene dei problemi genetici, chiaramente nessun allevatore serio accoppia cani displasici o con altre tare ma , a mio parere, bisogna spiegare il problema a chi decide di prendere un cucciolo di Labrador, spiegare che allevare non è questione di A+A o B+B.

Nessuno vuole allevare soggetti con dei problemi, a che scopo? La soddisfazione più grande per noi che alleviamo è veder crescere i nostri cuccioli forti, sani e belli!

La responsabilità dell’allevatore

Partendo dal presupposto che nessuna linea di sangue è “pulita” da displasia, in quanto il pool genetico della razza è piuttosto limitato (se guardate nei pedigree dei vostri cani vedrete che gli antenati hanno tutti radici comuni), l’allevatore ha l’obbligo morale di fare tutto ciò che biologicamente può fare per evitare problemi.

Visto che noi allevatori non siamo “DIO” e che i cani sono esseri viventi e come tali soggetti a problemi di salute, tutto ciò che possiamo fare è accoppiare cani sani ed eventualmente togliere dalla riproduzione cani che hanno generato problemi.

Tutto ciò evidentemente non basta quindi è necessario essere disponibili con i proprietari dei cani displasici per aiutarli in una corretta gestione (consigliando i professionisti,il cibo migliori ecc…).

Questa è la differenza tra comprare un cane in negozio o in allevamento; l’allevatore vi offre la sua esperienza data da anni di lavoro e di passione, non può darvi delle garanzie su un essere vivente di 2/3 mesi ma può darvi la garanzia della conoscenza…che non è poco!

Se volete una garanzia al 100% di esenzione su questa patologia, non dovete certo prendere un cucciolo di pochi mesi, ma solo un soggetto adulto con radiografie ufficiali.

Come ridurre i rischi di displasia

I cuccioli di Labrador Retriever godono generalmente di buona salute ma, come tutti i cuccioli di razze di taglia medio – grande, possono essere soggetti a problemi di displasia.

L’insorgenza eventuale di questa malattia è dovuta a tre diverse tipologie di fattori:

genetici

ambientali (intesi come movimento da permettere al cucciolo durante la sua crescita)

alimentari (intesi come apporto nutrizionale da assicurare per una crescita corretta e bilanciata dell’organismo).

Mentre è compito dell’allevatore ridurre al minimo i rischi di ordine genetico selezionando riproduttori che siano stati controllati ufficialmente e risultati abilitati alla riproduzione (gradi A; B; C per quanto riguarda le anche; 0, BL, 1 per i gomiti) sarà compito del proprietario del cucciolo ridurre al minimo i rischi ambientali e alimentari

Le anche e i gomiti dei vostri cuccioli sono elementi molto delicati del loro organismo e vanno pertanto accuratamente protetti durante i primi 12 mesi di vita, cioè fino a quando il cucciolo non avrà calcificato la sua ossatura.

Solo dopo questa prima fase di crescita, il cucciolone sarà libero di scorrazzare a suo piacere. Vediamo ora come i proprietari del cucciolo possano fattivamente adoperarsi per garantire al loro Labrador le migliori condizioni di crescita.

Sul piano dell’alimentazione

1. dovrà essere nutrito con mangimi di ottima marca che gli garantiranno una nutrizione equilibrata e completa. Gli verrà data la quantità giusta di croccantini, valutata secondo la sua età, il suo peso e il suo metabolismo in modo che il cucciolo non si ritrovi mai né sottopeso, né soprattutto in sovrappeso. Pesarlo settimanalmente sarà sufficiente per controllare che la sua crescita sia regolare e armoniosa.

2. In caso di mangimi premium Puppy o Puppy Large Breed dove tutto è ben dosato per il fabbisogno dei nostri cuccioli, compreso il calcio e le vitamine NON gli verranno somministrati integratori di calcio o di vitamina D anche se questa prassi è stata consuetudine fino a un decennio fa e se taluni veterinari la continuino a proporre ancora oggi. L’uso di calcio in particolare può determinare anomalie nella crescita dell’apparato scheletrico tali da condizionare negativamente lo sviluppo complessivo del cucciolo e creare i presupposti per un suo disequilibrio da adulto.

L’unica integrazione consentita è quella con condroprotettori non di sintesi (Forever Move)

Per ridurre i rischi correlati ai cosiddetti fattori ambientali, il cucciolo dovrà fare delle piccole passeggiate quotidiane o meglio, se possibile, delle piccole nuotate in modo da rafforzare la sua muscolatura la quale ha il compito importantissimo di dare una mano alle articolazioni nel sostenere il corpo.

Dovrà evitare soprattutto di fare movimenti bruschi o sbilanciati. Il concetto che non va mai dimenticato è che, quando cammina, tutto il peso del cucciolo si ripartisce correttamente sui 4 arti ma quando si muove in salita tutto il suo peso si distribuisce esclusivamente sulle anche e quando scende lo stesso avviene esclusivamente sui gomiti.

In quel caso, anche e gomiti, sopportano quindi il doppio del peso per il quale sono dimensionati!

Quando poi il cucciolo corre è come se il suo peso raddoppiasse, e in certe condizioni, secondo la velocità e la pendenza del terreno, può arrivare addirittura a triplicarsi !

Pertanto, ricordate che il vostro cucciolo:

  • NON dovrà né saltare su, né saltare giù. Attenzione ai muretti, alle poltrone e ai divani di casa, ai tronchi e ai dislivelli nelle passeggiate nei boschi, ecc. Per farlo salire o scendere dalla macchina, sarà sempre il caso di prenderlo in braccio.
  • NON dovrà assolutamente salire o scendere le scale. Fino all’età di quattro mesi compiuti, lo si porterà su e giù in braccio e, quando il suo peso sarà tale da rendere la cosa più problematica, lo si farà scendere o salire molto adagio, con l’aiuto del guinzaglio che andrà tenuto corto.
  • NON dovrà correre su pavimenti scivolosi (le mattonelle e i pavimenti in marmo lo sono, soprattutto quando sono bagnate o quando il cucciolo ha le zampe bagnate).
  • NON dovrà correre come un pazzo, soprattutto su terreni in discesa, e quando correrà a velocità normale e su un terreno stabile e sicuro (senza buche), lo dovrà fare in ogni caso per pochissimo tempo.
  • NON dovrà correre nel buio perché potrebbe incontrare buche o traverse che rischia di non vedere in tempo per evitarle.
  • NON dovrà correre sulla sabbia o su dei sassi (letti di fiume, sponde di mare, laghi, etc.) dove il terreno instabile non gli permetterà di posare appiombo le sue arti causando un attrito che logorerà sue articolazioni.
  • NON dovrà mai giocare con cani più grossi di lui che rischiano di urtarlo in malo modo o “montarlo” (segno tipico di dominanza da parte del cane più grande): risparmierete così che le sue anche debbano sopportare il peso di un altro cane più pesante di lui.
  • NON dovrà essere tirato per le zampe o preso in braccio in malo modo.

Da ricordare che i nostri adulti riproduttori sono, sì, esenti-displasia, ma che la manifestazione dei sintomi displasici è data da 2 fattori:

  1. poligenica recessiva
  2. multi fattoriale (ambientale)

Poligenica

”Poligenica​” perché può, quindi, facilmente “attingere” al patrimonio genetico degli antenati (fino al quinto grado: genitori, nonni, bisnonni, trisnonni e genitori dei trisnonni); inoltre, essendo “recessiva​”, vanno evitati il più possibile accoppiamenti ”omozigoti” (consanguinei).

Al riguardo i nostri soggetti riproduttori presentano un COI (Coefficient of Inbreeding) < 4% e un AVK/ALC (Ancestor Loss Coefficient) tendente al 100%: ciò significa che la consanguineitá e minima. Recenti studi e ricerche al riguardo hanno accertato che il ”fattore genetico” incide dai 20% al 40%​ (con buona pace dei sempre più numerosi veterinari che hanno l’abitudine, già solo evocandone il nome, di fare ”terrorismo psicologico” sull’ignaro proprietario-medio di cane, spesso per indurlo a sottoporre il cucciolo a costosi, quanto spesso inutili, interventi chirurgici).

Multifattoriale

”Multi-fattoriale​” perché i ”fattori ambientali” (primi tra tutti ALIMENTAZIONE e ATTIVITA’ FISICA​) possono incidere MOLTO significativamente (dal 60% al 80%) sulla manifestazione (in età avanzata) di sintomi displasici.

Pertanto, specie nei primi 18-24 mesi a 2 anni terminano di crescere é FONDAMENTALE alimentarli bene anzi benissimo (quindi possibilmente facendogli seguire una dieta prevalentemente a base di carne cruda fresca o leggermente scottata, frattaglie e verdura colorata, evitando le CLASSICHE CROCCHETTE (ESTRUSE) o in alternativa consigliamo BARFOOD o NATURAVETAL (pressato a freddo e umido) senza additivi, aromatizzanti e conservanti).

Inoltre, dopo l’ALIMENTAZIONE, e molto importante anche EVITARE iI più possibile specie nei primi 15 mesi (tempo necessario per il completamento della struttura ossea di questa razza) situazioni di eccessivo stress alle articolazioni ​(quali scale, salti, zig-zag, curve a U, corse e rincorse forsennate con altri cani iperattivi; etc).

Ciò detto, rattrista (e, talora, indigna) constatare la ricorrente abitudine del mondo veterinario di addossare le cause di eventuali diagnosi di displasia (effettuate esclusivamente con il datato “metodo FCI”, ESCLUSIVAMENTE al patrimonio genetico del cane e/o dei suoi genitori e/o progenitori (e implicitamente o, talora, anche esplicitamente all’allevatore). Molto meglio sarebbe utilizzare il ”metodo Pennhip”.

E MAI quanto si dovrebbe! anche ai sopraccitati “fattori ambientali”, da attribuirsi quasi esclusivamente alla ”gestione” del cane (da parte del suo nuovo proprietario) quanto ai principali fattori quali l’alimentazione, l’attività fisica e quant’altro
v. ricerche Dott.ssa Randi |. Krontveit, lstituto Norvegese di Scienze Veterinarie Randi I. Krontveit, Science Daily (Mar. 26, 2012)

https://www.sciencedaily.com/releases/2012/03/120326112842.htm

Sicuramente troverete chi al terzo mese con il richiamo del vaccino vi propone le RADIOGRAFIE PREVENTIVE (NO!!!!!)

Leggete anche questo scritto dal Dott. Barberini

https://www.facebook.com/165834323460424/photos/a.166267596750430.30847.165834323460424/652164818160703/

I vaccini si fanno quando servono non a calendario

Il vostro cucciolo è stato sottoposto a un protocollo differente da quello delle cucciolate amatoriali “low cost” fatte dai privati o dai commercianti di cani (puppy mills).

Quando il cucciolo arriva a casa può tranquillamente uscire in strada o nel parco (evitate le zone di sgambatura dei cani che sono sempre sporche).

Il cucciolo è stato vaccinato in allevamento per:

  1. Parvovirosi Canina
  2. Adenoviros canina, cimurro, leptospirosi, parainfluenza, parvovirosi
  3. Adenoviros canina, cimurro, leptospirosi, parainfluenza, parvovirosi (richiamo)

Nel caso il cucciolo arriva a casa prima dei 3 mesi, dovrete fare SOLO ultimo richiamo DHPPi/L dopo il terzo mese (vedere data su libretto) dal vostro veterinario di fiducia. Dopo questo primo ciclo, il cucciolo ha un’ottima copertura anticorpale per almeno 12 mesi.

Dal primo anno fino a 3 anni dovrete fare un semplice richiamo (annuale).

Al compimento dei 3 anni vi consiglio di richiedere una TITOLAZIONE ANTICORPALE per CIMURRO, PARVO e LEPTO​ e sicuramente al 100% avrà ancora gli anticorpi quindi è inutile continuare vaccinare “a vita” considerando che la maggior parte dei vaccini coprono da 5 a 7 anni.

Nel caso andiate all’estero è obbligatoria la vaccinazione antirabbica, 21 giorni prima di partire e il passaporto europeo che si può richiedere anche prima.

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1830116673902550&id=1729844533929765

https://www.macrolibrarsi.it/libri/__vaccini-danni-e-bugie-libro.php

http://www.informasalus.it/it/articoli/vaccinazioni-cani-innocue.php

https://www.med-cam.it/it/news/535-medcam-vaccini-per-cani-letali-in-gran-bretagna.html

La passeggiata al guinzaglio va bene, un’attività fisica esagerata NO!

Nei primi 6/7 mesi, il cucciolo NON dovrà fare troppo movimento: niente scale in discesa, salti in discesa, corse su terreni instabili, corse sulla sabbia: questo per ridurre danni alle articolazioni ancora in crescita e “morbide”.

Almeno per i primi 4/5 mesi portare il cucciolo in braccio se dovete fare scale: le scale al cucciolo di Labrador fanno male ai gomiti e alle anche (sopratutto in discesa).

Se non riuscite cercate di fare uno scalino alla volta tenendo il guinzaglio molto corto!

Non fare giocare il cane con altri cani grandi o molto più piccoli per ridurre torsioni a zigzag: meglio che giochi con voi sotto controllo!

Non fare correre i cuccioli su pavimenti lisci o con cera. Se avete pavimenti scivolosi conviene mettere per il primo anno moquette o tappeti che costano poco da buttare via.

Potete anche abituare il cane a stare tranquillo in casa e giocare solo fuori.

Tenete duro almeno il primo anno, così per il resto della sua vita avrete un cane sano!

Uno schema per portare a spasso il cucciolo

  • 8-9 settimane: 10 min per massimo 4 volte al giorno (5 min andata e 5 min di ritorno)
  • 9-10 settimane: 15 min x 4 volte al giorno
  • 11-16 settimane: 20 min x massimo 3-4 volte al giorno (4 volte x chi non ha giardino)
  • 16 settimane – 5 mesi: 25 minuti x 3-4 volte al giorno 5 fino a 7 mesi: 30 minuti x 4 volte al giorno

Meglio fare la passeggiata con il cane al guinzaglio camminando su superficie dura, quindi la strada va bene perché il cucciolo non corre e appoggia in modo omogeneo il suo peso.

Se portate il cane in giardino e fate giocare il cane li, ovviamente non c’è bisogno di uscire a fare la passeggiata tutte le volte, soprattutto all’inizio sarebbe un sovraccarico di movimento.

Nei primi mesi giocare tutto il giorno con il cane in giardino non va bene!

Meglio attenersi alle indicazioni qui sopra all’inizio: 10-20 al massimo 30 minuti di gioco libero, poi riposo in recinto o dentro la casa, o nel kennel 2-3 ore di riposo e si riprende da capo. Ovviamente come il cane cresce i tempi si allungano.

Ricordatevi che il cane deve fare i suoi bisogni appena che si sveglia e quindi subito si porta il cane nel posto dove volete che sporca.

In genere sono almeno 4/5 bisogni al giorno: quando si sveglia da un pisolino, quando ha mangiato o dopo che ha giocato.

Se fa i bisogni nel posto giusto lodate il cane festosamente con un BRAVO con tono alto e date premio.

Come educare il cucciolo

Adesso che il cucciolo è entrato in famiglia, il compito di educarlo spetta a voi: la prima e fondamentale regola da seguire è quella di premiarlo quando si comporta bene, più che punirlo quando si comporta male.

Cosa significa “comportarsi bene” dal punto di vista del vostro amico a quattro zampe e quali sono le “azioni corrette” da insegnare?

In realtà non si tratta di milioni di regole né concetti particolarmente difficili ma, per pochi che siano, è molto importante riuscire a insegnarli: rispondere ai comandi, sporcare fuori casa, non tirare al guinzaglio, non mordere o saltare addosso, imparare a rimanere da solo rappresentano insegnamenti fondamentali per una serena convivenza familiare!

Il premio “principe” per iniziare a educare il vostro cucciolo è fondamentalmente rappresentato dal cibo: la scelta può vertere sulle crocchette che mangia abitualmente oppure una qualità molto più appetibile, come i premietti della Reico (non usare Wurstel), in modo da incentivarlo ancora di più nel lavorare insieme.

Le ossa di pelle di bufalo sono da EVITARE in quanto prodotti delle concerie del pellame!

Optare per snack naturali come corna di cervo o prodotti della Reico possono altresì venir utilizzate, soprattutto in quelle circostanze in cui si ha più tempo per lasciarlo masticare o tutte le volte che è nervoso e necessita di mordicchiare: rappresentano per lo più un “passatempo” quando lo si deve lasciar solo o, rientrati in casa, si voglia evitare che salti addosso.

Più il comando è difficile, maggiore sarà la qualità del premio in cibo, e ricordate che non servono grandi quantità.

È importante ricordarsi sempre che i premi devono essere dati immediatamente dopo un’azione corretta. Una volta appreso il giusto atteggiamento, si potrà sostituire il cibo con premi in coccole o giochi.

Un consiglio, qualora il premio sia rappresentato da cibo, è quello di “detrarlo” dalla razione giornaliera non solo nel rispetto di una quantità totale adeguata di alimento, ma anche perché il cucciolo non “appesantito” lavora meglio ed è più motivato.

Le punizioni, vanno inflitte immediatamente e possono essere due: il NO e l’isolamento sociale.

Il NO va detto con tono deciso ogni qualvolta il cane compie un’azione non gradita.

L’isolamento sociale è una punizione più rigida, che va messa in atto quando, nonostante il “NO”, il cucciolo non smette ad esempio di mordere le mani, di montare, di disturbare i nostri pasti, e consiste nel mettere il cucciolo in un’altra stanza chiusa con i cancelletti dei bambini o altre barriere, in modo tale che lui possa vedervi ma non riesca a raggiungervi: ed è importante non considerarlo, perché l’insegnamento fondamentale di tale punizione è il fargli capire che la vita senza di lui continua normalmente e, se non si rispettano certe regole del branco-famiglia, si è esclusi automaticamente dal poter partecipare alla normale vita di gruppo.

Ricordate che le punizioni fisiche sono pericolose e inefficaci, quindi evitatele: il cane potrebbe associarvi a qualcosa di “negativo” e smettere di darvi retta o evitarvi anche quando voi vi approcciate con propositi “pacifici”.

Cani e bambini

Il cane, infatti, non solo diventerà un insostituibile e fidato compagno di giochi, ma darà al bambino l’occasione di apprendere qual è la differenza tra gli esseri umani e gli animali.

Per fare questo, però, è fondamentale seguire alcune semplici regole affinché il rapporto fra bambino e animale sia armonioso, amorevole e sicuro.

Questo perché, molto spesso, i bambini vedono il cane più come un giocattolo piuttosto che un essere vivente, con il suo carattere e le sue abitudini.

Vediamo insieme alcune di queste regole!

La più importante, naturalmente, è quella di non lasciare mai il cane da solo con il bambino, anche nel caso in cui quest’ultimo avesse già imparato come comportarsi in presenza di animali.

Anche se lasciato da solo a giocare in modo del tutto innocuo, il bimbo potrebbe involontariamente disturbare o fare del male al cane, provocando in lui reazioni inaspettate o, addirittura, generandogli situazioni di stress o traumi che lo porterebbero a vedere il bambino come un nemico.

Inoltre è essenziale che il cane abbia una cuccia o comunque uno spazio tutto suo, tranquillo e riparato, dove possa rifugiarsi qualora dovesse sentirsi infastidito dal bambino.

Se messo sotto pressione da un’eccessiva invadenza, infatti, il cane deve avere la possibilità di allontanarsi e stare per conto suo se lo desidera.

Così come è importante che il bimbo non lo disturbi mai mentre sta mangiando e che non tocchi la ciotola in quanto di sua proprietà.

Riguardo a ciò che è necessario insegnare al bambino, ricordiamoci di spiegargli come relazionarsi non sono con il cane di famiglia, ma anche con quelli che si incontrano fuori casa.

Prima di avvicinarsi a questi ultimi, infatti, il bimbo deve sapere che l’atteggiamento più giusto da utilizzare è quello, dopo aver chiesto il permesso al proprietario, di avvicinarsi con cautela al cane e farsi annusare la mano da lui non ponendola mai sopra la sua testa, in quanto potrebbe essere interpretato come un gesto minaccioso.

Successivamente, solo nel caso in cui il cane si mostri disponibile, potrà accarezzarlo sotto il muso.

Infine parliamo di un gesto che i bambini amano moltissimo fare nei confronti dei cani: l’abbraccio.

Alcuni animali sono consapevoli che questo è una semplice e innocua manifestazione d’affetto, nonostante nel loro linguaggio abbia un significato del tutto diverso, ovvero dominanza e sfida. Per questo motivo è sempre meglio essere sicuri che il cane sia in vena di ricevere un abbraccio dal bambino (ma anche dagli adulti) per evitare spiacevoli incidenti.

Naturalmente questi sono solo alcuni consigli da mettere in pratica affinché la convivenza fra il bambino e il cane possa avvenire in tutta sicurezza.

Molti altri piccoli accorgimenti, infatti, verranno da sé con il passare del tempo, l’importante è seguire sempre un pizzico di buon senso!

Come usare il Kennel

Comincia con l’addestramento. In casa, è molto importante usare una cuccia chiusa o un altro rifugio comodo dove il cane possa riposare e sentirsi al sicuro. Metti all’interno il lettino, le sue coperte e i suoi giocattoli, in maniera che riconosca quello spazio come proprio.

Può servire qualche tempo perché la gabbia diventi una nuova casa per il tuo cane. Dovrai insegnargli con amore ad apprezzarla.

La gabbia dell’animale deve essere abbastanza grande da permettergli di potersi girare e di stare sulle quattro zampe senza ingobbirsi.

Invita il cucciolo a entrare nella gabbia. Inizia lasciando la porta aperta e mettendo all’interno alcuni dei suoi cibi preferiti, nella parte più lontana dall’ingresso. Quando l’animale entra per mangiare, digli “cuccia” e chiudi delicatamente la porta dietro di lui. Dopo che ha finito il suo cibo, apri la porta ed elogialo.

Ripeti l’addestramento alla cuccia. Nei giorni seguenti riprova ad avvicinare il cucciolo alla gabbia, aumentando gradualmente il tempo che passa al suo interno. Non lasciarlo uscire mai quando piange o si lamenta, altrimenti penserebbe che quello sia il segnale che gli permette di uscire. Aspetta che faccia silenzio prima di aprire la porta.

Quando fai entrare il tuo cucciolo nella gabbia, non dare troppo peso alla cuccia. Allo stesso modo, non portare troppe attenzioni sulla gabbia quando lo fai entrare prima di uscire di casa. Usa l’ordine che hai scelto e allontanati normalmente. In questo modo il cane non assocerà le coccole con il fatto che te ne vai.

Accarezza invece il cane quando torni a casa e il cane è felice di vederti.

Non usare mai la gabbia come punizione o il tuo cane inizierà a odiarla. Non lasciare mai un cucciolo che ha meno di tre mesi in gabbia per più di due ore, o uno che ha meno di sei mesi in gabbia per più di quattro ore.

Non riescono a controllare la vescica per periodi di tempo così lunghi. Per quanto riguarda i cani più anziani, cerca comunque di non tenerlo in gabbia per più di 4 ore. Sarebbe crudele lasciarlo confinato più a lungo.

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