Come l’epigenetica può modificare la salute del tuo cane

Come l'epigenetica può modifica la salute del tuo cane

L’epigenetica è una scienza che dimostra l’esistenza di un legame molto stretto tra lo stile di vita del tuo cane e il modo in cui i suoi geni si esprimono nella sua salute fisica e mentale.

L’epigenetica influenza la salute e la longevità del tuo cane in quanto l’alimentazione, lo stile di vita, i farmaci, i vaccini e gli antiparassitari possono regolare l’espressione dei suoi geni.

Ti sei mai chiesto perché cuccioli della stessa cucciolata possono avere problemi di salute e durata della vita diversi? Perché combinazioni geniche simili producono risposte così diverse nei singoli animali?

Un gene è un segmento di DNA e la sequenza di nucleidi che lo compone non cambia.

Gli scienziati, tuttavia, hanno recentemente dimostrato che noi (e i nostri animali) con le scelte di vita adottate possiamo effettivamente cambiare il modo in cui i nostri geni si esprimono.

L’alimentazione può influenzare i tratti ereditari e lo sviluppo di malattie? Assolutamente sì! La displasia, una patologia multifattoriale che risente di fattori genetici e ambientali (epigenetici), è il classico esempio nel Labrador Retriever e in tante altra razze di taglia grande.

Le principali patologie che si sviluppano da una cattiva alimentazione industriale a base di crocchette estruse, soprattutto da quelle medicali (renal, obesity, gastrointestinal, ecc…) sono:

  • dissenteria e feci non formate
  • infiammazioni intestinali (IBD)
  • alitosi, tartaro e carie (le crocchette non puliscono i denti)
  • prurito cronico
  • occhi arrossati e lacrimazione eccessiva
  • pelle squamosa e con croste
  • perdita o diradamento del pelo
  • arrossamento o infezione alle orecchie
  • otiti da malassezia
  • dermatiti e piodermiti
  • forfora, perdita di pelo e cattivo odore
  • allergie e intolleranze
  • diabete e malattie renali
  • problemi cardiaci
  • cancro e tumori

Cosa si intende per epigenetica

Il termine “epigenetica” (il prefisso “epi” è un termine greco che significa “sopra”, “fuori di” o “intorno”) è stato coniato nel 1942, prima ancora che il DNA fosse scoperto.

L’epigenetica è definita come lo studio di fattori esterni o ambientali che attivano e disattivano i geni e influenzano il modo in cui le cellule interpretano ed esprimono il codice genetico.

L’epigenoma è costituito da gruppi chimici (metilici, acetilici, ecc.) e proteine che possono legarsi al DNA, modificando e svolgendo azioni dirette come attivare o disattivare i geni e controllare la produzione di proteine, in particolare delle cellule.

Questo processo può essere vantaggioso o dannoso: la metilazione del DNA aggiunge un gruppo metilico a una parte della molecola del DNA, chiamato “marchio epigenetico”, che impedisce l’espressione di determinati geni mentre la demetilazione fa il contrario.

Questi processi non cambiano la sequenza del DNA, piuttosto, cambiano il modo in cui le cellule usano le istruzioni del DNA.

I marchi epigenetici a volte vengono trasmessi da una cellula all’altra mentre le cellule si dividono e possono anche essere tramandati di generazione in generazione.

Come l’epigenetica influenza la salute di una razza

Un classico esempio di come l’epigenetica influenzi la salute del cane, e in questo caso la razza del Labrador Retriever è il suo “teorico” tallone di Achille ovvero la displasia.

La displasia del gomito e dell’anca è una patologia multifattoriale in cui la genetica gioca un ruolo minore rispetto ai fattori ambientali.

Ancora oggi, infatti, non stata individuata una correlazione tra genitori e prole dopo oltre 60 anni di esami radiografici effettuati (non esiste test sul DNA).

Senza prendere in considerazione l’influenza dei fattori ambientali (e quindi anche epigenetici) non si potrebbe spiegare come da genitori, nonni e bisnonni perfettamente sani per quanto riguarda entrambi gli alberi genealogici (HD:A – ED:o) possa nascere un cucciolo che durante la crescita vada a sviluppare un’alterazione articolare (incongruenza) che lo porta a zoppicare.

Genetica Vs epigenetica

Nessun allevatore, nonostante selezioni solo i migliori riproduttori studiando e scegliendo le linee di sangue più pulite da HD/ED (genitori, nonnni, bisnonni) potrà MAI garantire che un cucciolo di 3 mesi sia esente da displasia.

Questa patologia non è congenita (presente alla nascita) e quindi impossibile da diagnosticare a 2-3 mesi, soprattutto perché nei mesi successivi entrano in gioco molti fattori ambientali come lo stile di vita del cucciolo, l’attività fisica, l’uso di farmaci e in primo luogo una corretta alimentazione naturale.

È chiaro, quindi, che il modo in cui un gene viene espresso può essere alterato dalle scelte di vita, ovvero attività fisica, alimentazione, farmaci, vaccini e antiparassitari, e ciò indubbiamente ha un impatto sull’organismo: questo nuovo campo di studio è chiamato appunto epigenetica.

Questo articolo tratterà brevemente la scienza dell’epigenetica e si concentrerà su modi specifici in cui puoi migliorare la salute e la longevità del tuo cane o gatto.

Due aspetti dell’epigenetica

Ci sono due aspetti dell’epigenetica che dobbiamo analizzare, che emergono da due importanti studi.

Il primo riguarda il modo in cui l’espressione genica nell’embrione è regolata per dare vita a diversi tipi di cellule: cellule cardiache, fibrocellule muscolari, cellule nervose, cellule della pelle, ecc.

Ciascuna cellula ha lo stesso DNA, ma le istruzioni che riceve la rendono unica: le cellule della pelle, ad esempio, hanno il gene per il collagene attivato, mentre questo è disattivato per le cellule del fegato.

In utero le influenze provengono dalla madre e dal padre: gli studi hanno dimostrato che lo stato nutrizionale della madre, e persino il suo stato emotivo, influenzano lo sviluppo del feto.

Questo potrebbe spiegare molte delle sfide affrontate dai cuccioli: questi cambiamenti epigenetici ereditabili nell’espressione genica rispondono alle influenze ambientali mentre le mutazioni genetiche delle sequenze del DNA, non sono interessate.

Il secondo studio esamina come fattori a cui l’organismo dell’animale è esposto dopo la nascita (soprattutto quando nel cucciolo le cellule si stanno ancora dividendo rapidamente), come l’ambiente, gli ormoni, lo stress e la cattiva alimentazione industriale a base di crocchette, possano influenzare l’espressione genica.

Questi fattori possono essere benefici o dannosi e sono stati ben individuati nel cane già da molti anni.

È stato dimostrato che la dieta e l’esercizio fisico possono causare l’attivazione o la disattivazione di specifici geni: ad esempio, i ricercatori hanno identificato alcune molecole presenti nei broccoli che possono attivare un gene specifico che aiuta il corpo a disintossicare le sostanze chimiche nocive; tuttavia, il 20% delle persone non possiede questo gene.

La Canine Health Foundation dell’American Kennel Club sta finanziando diversi studi sull’epigenetica: uno di questi, pubblicato su una rivista chiamata “Aging”, dimostra che la metilazione del DNA e l’invecchiamento epigenetico nei cani assomigliano a quelli degli esseri umani e che le variazioni epigenetiche, come la metilazione del DNA, possono essere reversibili.

Pertanto, oggi è possibile trovare diversi metodi per alterare l’invecchiamento e lo sviluppo di malattie come il cancro negli esseri umani e nei cani: altri due studi, infatti, hanno iniziato a esaminare il linfoma a grandi cellule B nei Golden Retriever.

Epigenetica e alimentazione: come costruire la salute del cucciolo

Gli effetti delle modificazioni epigenetiche sono ovunque: possono includere la postura del tuo cane o gatto, come si muove o la risposta alle sostanze chimiche a cui è esposto (cibo industriale, vaccini, farmaci, antiparassitari)

Vaccinazioni, antiparassitari, farmaci, pesticidi, metalli pesanti e altre tossine contenute nella maggiorparte del cibo industriale possono modificare l’epigenoma del cane e contribuire a cambiamenti genetici importanti.

Ad esempio, un cane o un gatto possono nascere con una genetica che li predispone a sviluppare allergie verso molti cibi e sostanze chimiche differenti: tuttavia, se il soggetto non viene mai esposto a queste sostanze, non mostrerà mai sintomi, soprattutto se ha un sistema immunitario forte.

Il momento per massimizzare l’input epigenetico è quando l’animale è giovane.

Per questo motivo è fondamentale utilizzare fin da cuccioli un’alimentazione fresca senza aggiunta di additivi, conservanti, appetizzanti chimici ed escludere sin da subito qualsiasi tipo di crocchetta.

Svezzare i cuccioli con cibo fresco a base di umidi senza additivi e conservanti, prestare molta attenzione all’igiene dell’ambiente, incoraggiare il giusto esercizio fisico, stimolare mentalmente la curiosità del cucciolo, ridurre al minimo le sostanze chimiche utilizzate e aspettare il più a lungo possibile prima di somministrare vaccini, cioè fino a quando esiste un’immunità naturale materna ci permette di avere cuccioli sani, forti, con un sistema immunitario incredibilmente resistente a qualsiasi attacco esterno.

Come ridurre le infiammazioni su soggetti anziani

Anche nei soggetti più anziani, gli alimenti freschi possono migliorare l’epigenoma attraverso la metilazione, che può aiutare a prevenire l’insorgere di infiammazioni.

  1. Un obiettivo importante della nutrigenomica consiste nell’identificare i marcatori delle prime fasi delle malattie legate alla dieta, in modo che l’intervento nutrizionale possa riportare il paziente in uno stato di salute – afferma il veterinario Dr. Jean Dodds.
  2. Un altro obiettivo è dimostrare gli effetti dei componenti alimentari biologicamente attivi sulla salute, portando alla progettazione di alimenti funzionali che manterranno gli individui sani in base alle proprie esigenze specifiche.

L’epigenetica è una scienza nuova e in via di sviluppo, quindi abbiamo ancora molto da imparare, quindi, su come può essere applicata alla salute canina e felina, oltre che alla nostra.

Ma quello che sappiamo finora indica che abbiamo più controllo sulla nostra espressione genica e su quella dei nostri amici animali di quanto pensiamo di avere.

Epigenetica ed esercizio fisico

Anche un buon esercizio fisico nel cucciolo gioca un ruolo importante quando si parla di teoria epigenetica, addirittura prima della nascita.

Uno studio sull’uomo, che probabilmente può essere applicato anche a cani e gatti, ha dimostrato che l’esercizio fisico durante la gestazione di una mamma protegge effettivamente l’embrione in crescita dall’acquisizione degli effetti dannosi dell’obesità dei genitori compensando la trasmissione anormale della metilazione del DNA alla prole (modificazione epigenetica del DNA).

Un altro studio ha scoperto che l’esercizio fisico può disattivare i geni responsabili di alcuni degli effetti negativi dell’alcol sul cervello umano.

Anche se i nostri cani e gatti non bevono alcolici, sono esposti a molte altre tossine (farmaci per il prurito, antiparassitari, vaccini, cibo industriale), perciò questo studio può aiutarci a capire quanto siano importanti l’attività fisica e l’alimentazione anche per i nostri amici animali.