Sterilizzazione del cane: pro, contro e quando farla secondo la scienza

Sterilizzazione del cane: una scelta per la loro salute

La sterilizzazione del cane è uno degli argomenti più discussi tra proprietari e veterinari.

Per anni è stata considerata una scelta di salute e responsabilità; oggi, nuovi studi scientifici spingono verso una visione più equilibrata, che valuta anche i possibili effetti a lungo termine sullo sviluppo e sull’invecchiamento del cane.

Quando sterilizzare un cane: età e valutazioni individuali

Tradizionalmente, la sterilizzazione della femmina viene consigliata tra il primo e il secondo calore, solo dopo il completo sviluppo scheletrico per evitare alterazioni nella crescita.

I cani di taglia grande o gigante, come il Labrador Retriever, maturano più lentamente rispetto alle razze piccole, quindi l’intervento andrebbe programmato in età leggermente più avanzata (15-20 mesi).

Per il maschio, invece, la castrazione può essere eseguita dopo il pieno sviluppo ormonale e fisico, mai prima dei 12 mesi per le razze medie e grandi.

Castrare troppo presto un cane maschio può interferire con la crescita ossea, muscolare e comportamentale.

Pro della sterilizzazione: prevenzione e gestione

La sterilizzazione è, e resta, una scelta di responsabilità etica e sanitaria. I suoi vantaggi sono documentati:

  • Prevenzione delle gravidanze indesiderate e riduzione del randagismo.
  • Minore incidenza di tumori mammari, ovarici e uterini nelle femmine.
  • Riduzione del rischio di piometra, una grave infezione uterina potenzialmente fatale.
  • Nei maschi, minor rischio di tumori testicolari e patologie prostatiche.
  • Riduzione di comportamenti indesiderati legati alla sfera sessuale: marcatura, fughe, aggressività da competizione.

Inoltre, in alcuni soggetti, la sterilizzazione aiuta a rendere il cane più gestibile e meno incline a stress ormonali ciclici.

È una pratica diffusa in tutto il mondo e, se eseguita nel momento corretto, è considerata sicura e utile per la salute pubblica.

Contro e rischi della sterilizzazione precoce

Negli ultimi anni, però, la ricerca scientifica ha sollevato nuovi interrogativi.

La castrazione precoce – cioè eseguita prima della piena maturità sessuale – può avere effetti indesiderati sul lungo periodo.

Uno studio pubblicato su Nature (2025) ha evidenziato che i cani castrati molto giovani (prima dei 2 anni) mostrano un rischio di morte più alto una volta divenuti fragili.

Ogni anno aggiuntivo di esposizione naturale agli ormoni riduce il rischio di morte legata alla fragilità di circa l’1%.

Gli ormoni prodotti dai testicoli sembrano avere un effetto protettivo contro l’invecchiamento e i disturbi degenerativi.

Altri studi confermano possibili effetti negativi:

  • Maggiore rischio di displasia dell’anca e del gomito (Howe, 2015).
  • Aumento dei tumori ossei (osteosarcoma) e linfatici (linfosarcoma) (Hart et al., 2014).
  • Alterazioni comportamentali e ridotta resilienza allo stress nei maschi castrati troppo presto (McGreevy et al., 2018).

In sintesi, anticipare troppo l’intervento può ridurre la qualità della vita del cane sul lungo periodo.

Gli ormoni sessuali non sono solo legati alla riproduzione, ma influenzano metabolismo, densità ossea, tono muscolare e sistema immunitario.

Effetti sul comportamento dopo la sterilizzazione

La sterilizzazione può influire sul carattere, ma non in modo uniforme.

Molti cani diventano più tranquilli, meno aggressivi e meno inclini alla fuga, mentre altri non mostrano cambiamenti significativi.

È importante sapere che la sterilizzazione non risolve automaticamente i problemi comportamentali: un percorso educativo e di socializzazione rimane sempre necessario.

Alcuni soggetti, specialmente femmine sterilizzate molto giovani, possono mostrare una lieve tendenza al sovrappeso dovuta a un metabolismo più lento.

In questi casi, un’alimentazione naturale e bilanciata è fondamentale per evitare l’obesità.

Sterilizzazione nella femmina: vantaggi e precauzioni

La sterilizzazione della femmina comporta l’asportazione delle ovaie (ovariectomia) o di ovaie e utero (ovarioisterectomia).

È un intervento di routine che riduce drasticamente il rischio di piometra e tumori mammari se eseguito al momento giusto.

Le femmine sterilizzate troppo presto, tuttavia, possono mostrare uno sviluppo osseo incompleto e, secondo alcuni studi, un aumento di incidenza di incontinenza urinaria e patologie articolari.

Per questo motivo, molti veterinari consigliano oggi di attendere la maturità fisica completa prima dell’intervento.

Sterilizzazione nel maschio: benefici e limiti

La castrazione maschile (orchiectomia) è un intervento rapido, sicuro e di breve durata (10-15 minuti).

Riduce il rischio di tumori testicolari e può attenuare comportamenti sessuali eccessivi, marcatura e fughe.

Tuttavia, i dati più recenti mostrano che una sterilizzazione troppo precoce può aumentare il rischio di disturbi muscolo-scheletrici e ridurre la longevità.

Inoltre, non sempre modifica i comportamenti indesiderati: molti cani castrati mantengono l’istinto di dominanza, soprattutto se radicato prima dell’intervento.

Dopo l’intervento: alimentazione e recupero

Dopo la sterilizzazione, il cane deve riposare in un ambiente tranquillo per 24 ore e limitare l’attività fisica per circa 3 settimane.

È essenziale controllare il peso, perché il metabolismo rallenta e aumenta il rischio di ingrassare, soprattutto nelle femmine.

Evita le crocchette industriali e prediligi un’alimentazione naturale pressata a freddo o umida pastorizzata, con alto contenuto proteico e basso indice glicemico.

L’alimentazione sana aiuta il metabolismo e mantiene il cane in forma dopo l’intervento.

Prospettiva scientifica e scelta consapevole

Oggi la comunità scientifica è concorde su un punto: la sterilizzazione non deve essere automatica o precoce, ma valutata caso per caso, in base alla razza, alla taglia, allo stato ormonale e allo stile di vita del cane.

La decisione migliore è sempre quella presa con il supporto di un veterinario esperto, capace di spiegare benefici, rischi e tempistiche ottimali per ogni soggetto.

Gli ormoni, se gestiti nel modo giusto, sono parte dell’equilibrio naturale del cane e possono contribuire a una vecchiaia più sana e longeva.

Bibliografia scientifica

  • Hoffman, J.M. et al. (2025). “Lifetime Gonadal Hormone Exposure Predicts Frailty and Mortality in Domestic Dogs.” Nature.
  • McGreevy, P.D., Wilson, B., Starling, M.J. & Serpell, J.A. (2018). “Behavioural risks in male dogs with minimal lifetime exposure to gonadal hormones.” PLOS ONE 13(5): e0196284.
  • Hart, B.L., Hart, L.A., Thigpen, A.P. & Willits, N.H. (2014). “Long-term health effects of neutering dogs.” PLOS ONE 9(7): e102241.
  • Howe, L.M. (2015). “Current perspectives on the optimal age to spay/castrate dogs and cats.” Veterinary Medicine: Research and Reports.

Conclusione: equilibrio e consapevolezza

La sterilizzazione del cane è una scelta importante che richiede consapevolezza. Non si tratta di essere “pro” o “contro”, ma di valutare i dati scientifici e il benessere individuale del cane.

Sterilizzare al momento giusto può prevenire malattie, ma farlo troppo presto può compromettere il naturale equilibrio ormonale e aumentare i rischi sul lungo periodo.

La scelta migliore è quella presa con amore, informazione e responsabilità.

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Articolo a cura di Stefano Martini, fondatore di MyLabrador e promotore della salute naturale e del benessere canino. Da anni collaboro con veterinari e nutrizionisti per diffondere una cultura consapevole dell’alimentazione e della salute del cane.