Rischi degli antiparassitari chimici nei cani: cosa dice la scienza

Rischi degli antiparassitari chimici nei cuccioli: cosa dice la scienza

Gli antiparassitari chimici sono da anni uno strumento fondamentale nella lotta contro pulci, zecche e zanzare, ma sempre più evidenze scientifiche mettono in discussione la loro sicurezza a lungo termine.

Se da un lato sembrano offrire protezione immediata, dall’altro lato possono rappresentare un rischio significativo per la salute dei nostri cani, specie se somministrati con frequenza o in modo continuativo.

In questo articolo analizzeremo gli effetti collaterali neurologici, immunologici e sistemici associati a tre classi principali di antiparassitari chimici: neonicotinoidi, organofosfati/carbammati e piretroidi sintetici.

Tutte le informazioni si basano su studi scientifici pubblicati e riconosciuti a livello internazionale. In chiusura, proporremo alcune alternative naturali sicure ed efficaci per proteggere i cani in modo più rispettoso del loro organismo.

rischi antiparassitari cani

1. Neonicotinoidi: tossicità neurologica e immunologica

Una delle classi più utilizzate negli antiparassitari spot-on e orali è quella dei neonicotinoidi (es. imidacloprid, nitenpyram, lotilaner). Questi composti agiscono legandosi ai recettori nicotinici dell’acetilcolina, provocando la morte del parassita per iperstimolazione del sistema nervoso.

Lo studio di Simon-Delso et al. (2015), pubblicato su Environmental Science and Pollution Research, ha dimostrato che l’esposizione cronica a queste sostanze può determinare alterazioni neurologiche e immunologiche anche nei mammiferi.

I risultati suggeriscono che l’affinità di legame con i recettori dei vertebrati non è trascurabile, soprattutto in soggetti predisposti o con sistema nervoso immaturo (cuccioli) o compromesso (anziani).

Fonte: Simon-Delso N., San Martin G., Bruneau E., et al. (2015). “Systemic insecticides (neonicotinoids and fipronil): trends, uses, mode of action and metabolites.” Environmental Science and Pollution Research, 22(1), 5–34.

2. Organofosfati e Carbammati: il pericolo dell’accumulo di acetilcolina

Un altro gruppo altamente neurotossico è quello degli organofosfati (come il diazinon) e dei carbammati (come il propoxur), che agiscono inibendo l’enzima acetilcolinesterasi. Questo provoca l’accumulo di acetilcolina nelle sinapsi neuronali, generando iperattività del sistema nervoso.

Le conseguenze cliniche possono essere gravi: ipersalivazione, spasmi muscolari, tremori, convulsioni e, nei casi peggiori, paralisi respiratoria.

Lo studio di Costa (2006), pubblicato su Toxicology Letters, ha evidenziato che anche esposizioni subcroniche a basse dosi possono provocare danni neurologici permanenti nei mammiferi, attraverso stress ossidativo e alterazioni mitocondriali nei neuroni.

Fonte: Costa L.G. (2006). “Current issues in organophosphate toxicology.” Toxicology Letters, 162(1), 1–13.

3. Piretroidi sintetici: rischio acuto soprattutto nei gatti, ma anche nei cani

I piretroidi sintetici, come la permethrina, sono tra gli antiparassitari più comuni, spesso presenti in collari e pipette spot-on.

Sebbene siano considerati meno tossici rispetto agli organofosfati, possono comunque generare effetti avversi significativi nei cani, come atassia, tremori, ipersalivazione, convulsioni e depressione del sistema nervoso centrale.

Lo studio di Shafer et al. (2005), pubblicato su Toxicology and Applied Pharmacology, ha dimostrato che i piretroidi alterano la funzionalità dei canali del sodio neuronali, determinando scariche elettriche anomale nelle cellule nervose dei vertebrati.

Fonte: Shafer T.J., Meyer D.A., Crofton K.M. (2005). “Developmental neurotoxicity of pyrethroid insecticides: critical review and future research needs.” Toxicology and Applied Pharmacology, 199(3), 241–254.

4. Sintomi da intossicazione da antiparassitari

I sintomi possono manifestarsi subito o dopo ore/giorni dalla somministrazione:

  • Letargia o agitazione
  • Vomito e diarrea
  • Ipersalivazione
  • Tremori muscolari e convulsioni
  • Atassia (movimenti scoordinati)
  • Prurito e arrossamenti cutanei nel punto di applicazione

In caso di sospetta reazione avversa, è fondamentale lavare subito la zona trattata (nel caso di antiparassitari topici) e contattare il veterinario.

5. Alternative naturali agli antiparassitari chimici

Fortunatamente, esistono diverse soluzioni naturali che possono ridurre in modo efficace la presenza di parassiti senza compromettere la salute del cane.

Ecco alcune delle più utilizzate e che consigliamo:

🌿 Oli essenziali naturali

  • Olio di Neem: uno dei più efficaci antiparassitari naturali con azione repellente contro pulci, zecche e zanzare.
  • Olio di Tea Tree: costituito da 48 composti organici, tra cui principi attivi come Terpinen-4-olo, 1,8 Cineolo, Terpinolene, Cymene, pinene e limonene è particolarmente efficace anche contro pulci, funghi e zecche.
  • Citronella: ottimo repellente naturale, da utilizzare diluito in spray o lozioni.
  • Lavanda ed Eucalipto: utili per protezione quotidiana (da evitare nei gatti).

Un’ottima soluzione che utilizziamo anche nel nostro allevamento è il Multihysan Reico con oli essenziali a base di olio di pino, semi di cumino, basilico, eucalipto, lavanda, santoreggia, salvia, timo, aceto di sidro di mele.

⚠️ Importante: gli oli essenziali vanno sempre diluiti in oli vettori (come l’olio di cocco) e testati su piccole aree per evitare reazioni avverse.

🍎 Aceto di mele e integratori alimentari

L’aceto di mele, diluito in acqua (1:1), può essere spruzzato sul pelo per mantenere lontani i parassiti. Inoltre, alcuni integratori possono rendere il cane meno appetibile agli insetti:

  • Lievito di birra
  • Aglio (in microdosi e solo se autorizzato da un nutrizionista)
  • Omega 3, zinco e vitamina B

🥦 Dieta naturale e rafforzamento immunitario

Un cane alimentato con una dieta fresca, naturale e bilanciata tende ad avere una pelle sana e un sistema immunitario forte, meno soggetto all’infestazione da parassiti.

Scopri la nostra guida su alimentazione naturale per cani.

6. Conclusioni su questi prodotti chimici

I rischi degli antiparassitari chimici nel cane non sono più trascurabili.

Studi autorevoli come quelli di Simon-Delso (2015), Costa (2006) e Shafer (2005) confermano che l’esposizione anche a basse dosi può avere effetti cronici sul sistema nervoso, immunitario e metabolico.

La scelta migliore resta sempre quella più consapevole: valuta le alternative naturali, personalizza il piano antiparassitario con un veterinario esperto in approccio olistico e non cedere alla comodità di soluzioni a rischio.

La salute del tuo cane parte da una scelta informata. Evita l’eccesso di chimica e abbraccia una prevenzione naturale, sicura e rispettosa della sua fisiologia.

👉 Cerchi un piano antiparassitario naturale personalizzato? Contattaci qui per una consulenza gratuita.